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La nostra recensione di Corpse Party: Tortured Souls

Il racconto “Corpse Party” ha la sua origine in una serie di videogiochi di grande successo ed è stato trasposto in vari manga e in due OAV. L’ultimo OAV “Corpse Party: Tortured Souls”, risalente al 2013 e diviso in 4 episodi, si può guardare con i sottotitoli in italiano.

Una preghiera dell’amicizia tratta da un blog si rivela essere tutt’altro…

Tutto inizia in una serata piovosa all’interno dell’Accademia Kusaragii. Un gruppo di studenti è rimasto fino alle 19 in classe per raccontarsi storie di fantasmi.

La storia che li sta tanto spaventando parla di fatti realmente accaduti all’interno della scuola elementare Heavenly Host. Qui si verificarono nel tempo diverse morti sospette (tra le quali quelle di un insegnante, di un’infermiera e del preside) e le uccisioni brutali di alcuni alunni. L’Accademia Kusaragii venne costruita proprio sopra alla scuola Heavenly Host…

Finito il racconto dell’orrore, i giovani studenti decidono di fare un “rituale dell’amicizia” in onore della loro compagna Suzume che sta per cambiare istituto. Si tratta della “Benedizione di Sachiko”, che hanno trovato in internet assieme al racconto della Heavenly Host.

Tutti insieme devono ripetere una frase mentalmente per 9 volte (tante quante sono le persone che partecipano), affinché il rituale portafortuna vada a buon fine: “Sachiko, ascoltaci ti prego”. Poi devono strappare una bambolina di carta e conservare il pezzettino.

Il rituale però non sembra avere nulla a che fare con l’amicizia, perché subito dopo si scatena un terremoto che risucchia tutti in un’altra dimensione.

Il finale di Corpse Party

I 9 partecipanti al rituale si ritrovano dentro alla scuola elementare Heavenly Host, combattendo contro fantasmi, cadaveri putrefatti e presenze inquietanti.

Inizialmente pensano che il luogo sia tenuto in pugno dalle anime di 4 bambini uccisi dal loro insegnante Yoshikazu Yanagihori, che gli tagliò le lingue prima di farli fuori.

Compito degli studenti dell’Accedemia Kusaragii sembra essere quello di ritrovare le lingue dei 4 bambini, riconsegnarle ai loro spiriti e far confessare il fantasma dell’omicida. Ma la verità sui fatti è molto più complessa.

Alla fine si scopre che l’ipotetico omicida, l’insegnante Yoshikazu Yanagihori, era manovrato dallo spirito di una bambina di 10 anni, Sachiko Shinozaki, uccisa assieme a sua madre dal preside della scuola. Il preside si era preso una cotta per la mamma di Shinozaki, infermiera dell’istituto, ma lei lo aveva rifiutato.

Questo party lascerà a terra diverse vittime e non tutti i 9 partecipanti riusciranno a tornare nella realtà…

L’ispirazione di Makoto Kedouin

Makoto Kedouin, autore della storia e dei videogiochi, ha sempre amato fin da bambino i fumetti e le riviste horror. Ha iniziato a pensare alla storia di Corpse Party a 18 anni, ispirandosi a film come “Il ritorno dei morti viventi”, “Paranormal Activity” e “Non aprite quella porta”. Per i molteplici personaggi presenti nel racconto Makoto ha affermato di aver preso spunto dai suoi amici, colleghi e capi.

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