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Attack on titan: perché Eren Jaeger diventa cattivo?

Perché Eren Jaeger diventa cattivo? Cosa lo ha fatto cambiare nel corso della storia? Ed è veramente cambiato o è sempre stato così? Ricostruiamo il percorso di questo protagonista nella serie anime. Precisiamo che in questo articolo sono presenti anticipazioni e dettagli riguardo a tutte le serie.

Eren Jaeger all’inizio della serie “L’attacco dei giganti”

Fin dalla prima stagione di Attack on titan Eren Jaeger si contraddistingue per il carattere coraggioso, intrepido, un po’ ribelle e fuori dalle righe. Tanto da riuscire a uccidere da solo due malviventi per salvare la vita di Mikasa. In quella circostanza capiamo anche quali sono le sue idee riguardo alla vita e agli altri: il suo motto in pratica è “Morte tua, vita mia”. E’ proprio questo che spiega a Mikasa, quando lei temporeggia di fronte al suo rapitore: la invita a combattere per evitare di morire lei. Insomma, uccidere per lui è lecito, se ne va di mezzo la propria incolumità.

Nella prima stagione Eren è anche pieno di rabbia per la morte della madre per mano di un gigante e per la distruzione della sua città Shiganshina. Già da prima però mostra segni di insofferenza, perché desidera visitare il mondo al di fuori delle mura e lo dichiara apertamente ai suoi genitori. Inoltra prova un profondo fastidio per i militari del Corpo di Guarnigione di stanza in città, perché non rischiano la vita e passano le giornate a mangiare e bere sulle spalle dei cittadini. Ha molta ammirazione invece per l’Armata Ricognitiva, che affronta i giganti al di fuori delle mura, ed è con essa che vorrebbe arruolarsi.

Come ricorderete, la notte della caduta di Shigashina il padre di Eren lo sottopone ad un esperimento, contaminandolo col sangue di gigante. A seguito di ciò il padre viene ingoiato da Eren, che assume così il suo potere del Gigante d’Attacco e del Gigante Fondatore. Oltre a tutti i ricordi del padre che si mescolano con i suoi. Probabilmente Eren ha ereditato dal padre fin dalla nascita il carattere aggressivo, desideroso di libertà e vendicativo nei confronti di coloro che crede nemici. E in questa occasione li ha accresciuti, grazie ai suoi ricordi.

La trasformazione caratteriale di Eren Yeager

Nella seconda stagione Eren scopre che non è solo lui a possedere la capacità di trasformarsi in gigante. Ne sono in possesso anche due suoi compagni Reiner e Bertholdt. Loro sono il gigante Corazzato e il Gigante Colosso, coloro che sfondarono per primi le mura di Wall Maria, determinando la morte di centinaia di persone e anche della madre di Eren. E’ proprio questo che Eren rinfaccia ai due compagni.

Scopre anche di avere il potere della coordinata, cioè è in grado di comandare gli altri giganti. Decide così di usare le sue sovrumane capacità per difendere i suoi concittadini eldiani di Paradis dai giganti e permettere loro di uscire dalle mura.
Le cose però non sono come sembrano e un po’ alla volta Eren scopre tutta la verità sui giganti, sui crimini commessi dagli Eldiani, dai Marleyani e anche da suo padre. La storia di Attack on titan parla infatti un conflitto centenario, dove non ci sono buoni e cattivi ma semplicemente una guerra che affonda le radici nel passato e di cui nessuno più ricorda i motivi.

Perché Eren Jaeger diventa cattivo?

Possiamo dire che Eren ha fin dall’inizio un carattere irrefrenabile e ribelle e le vicende lo hanno portato ad esasperare le sue convinzioni. Pur di far prevalere il popolo degli eldiani arriva a desiderare la morte di tutti i marleyani. Non riesce a trovare altre soluzioni pacifiche. Nella prima stagione si fa problemi ad uccidere il gigante femmina, perché sa che dentro c’è la sua compagna Annie. Ma nel corso della storia mette da parte la pietà, la diplomazia, la ragione e non ha più freni. Lui pensa che se non farà nulla, moriranno i suoi amici; quindi meglio darsi da fare e attaccare i nemici, perché è meglio che periscano loro.

La cosa che forse lo ha turbato di più è scoprire che il mondo al di fuori delle mura non è come lo aveva immaginato, ma è sanguinario esattamente come dentro alle mura. Se all’inizio i nemici sono i giganti, poi diventano i popoli al di fuori delle mura. E infine chiunque si metta di mezzo ai suoi piani, tanto da radunare un gruppo di fedeli estremisti (Jaegeristi) che si propongono di fare la rivoluzione, andando contro anche ai loro stessi concittadini eldiani che vogliono perseguire la strada della pace e della diplomazia.

Più che malvagità possiamo pensare ad Eren come ad un personaggio che vive nel caos mentale, nell’irrazionalità e soggiogato da emozioni e impulsi. A differenza del suo amico d’infanzia Armin che rimane un individuo ancorato ai suoi ideali di saggezza, razionalità e pace. Ma sappiamo che il finale è già stato scritto ed è contenuto nel manga. Qui l’immagine di Eren viene completamente ribaltata e ogni sua azione ha un senso…

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