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I film di Gantz: la nostra recensione del film in 3D Gantz:O

A partire dal manga di Hiroya Oku sono stati tratti tre film di Gantz. I primi due risalgono al 2011 e sono dei live action giapponesi con attori in carne ed ossa, “Gantz – L’inizio” e “Gantz Revolution – Conflitto finale”. Li trovate in formato home video a cura di Eagle Pictures.

Il terzo è un film animazione in 3D intitolato “Gantz: O” ed è visionabile su Netflix con doppiaggio italiano, disponibile anche per il download.

I film di Gantz: la pellicola in 3D Gantz:O su Netflix

Fin dalla sua uscita nel 2016 il film “Gantz:O” è stato molto apprezzato sia per la trama che per la qualità della produzione. E’ classificato come film di fantascienza, horror, seinen, azione.
Lo può guardare sia chi è fan della serie, sia chi non ha mai letto il manga o visto l’anime del 2009.

Anzi, chi non conosce le vicende di Gantz riceverà una straordinaria sorpresa nel finale, scoprendo l’identità del protagonista, Masaru Kato. La voce del giovane nella versione originale giapponese è di Daisuke Ono, lo stesso di Jotaro Kujo di Le bizzarre avventure di Jojo. Quindi se vi piace lo stile di Daisuke Ono, potete guardare il film anche in giapponese con sottotitoli italiani.

La trama di Gantz:O

Al centro della trama di questo film di animazione c’è lo studente delle superiori di 17anni Masaru Kato. Il giovane è orfano di entrambi i genitori e vive in un piccolo appartamento assieme al fratellino. Oltre a studiare, fa piccoli lavori per mantenersi da vivere. E’ il giorno del compleanno del fratello e Kato finge di non ricordare nulla per potergli fare una sorpresa. Ha già acquistato una torta, ma la sorte gli è sfavorevole. E’ di ritorno a casa e nella metropolitana si imbatte in un killer fuori di testa, che uccide persone a caso armato di coltello. Tutti fuggono, tranne Kato che soccorre un uomo ferito e a sua volta viene colpito a morte.

La sua anima viene risucchiata in un altro luogo e Kato si ritrova con un altro corpo uguale identico al suo. Solo che ora lui appartiene ad un’entità misteriosa a forma di sfera nera, chiamata GANTZ, che impartisce degli ordini.

Non può tirarsi indietro di fronte al suo compito: deve combattere contro i nemici definiti alieni. Si tratta di un branco di mostri dalle forme più disparate, tipo gli youkai, alcuni più facili da battere, altri più ostici.

Sconfiggere i mostri più forti consente di ottenere più punti. Totalizzando un totale di 100 punti il giocatore può scegliere tre cose: ottenere un’arma potenziata per combattere ancora, far tornare in vita un giocatore morto nelle precedenti battaglie oppure tornare a vivere la sua vita normale, dimenticando tutto.

Assieme a Kato ci sono altri tre giocatori, sopravvissuti ad una precedente manche di gioco, dove era morto un altro personaggio molto importante nel manga e nell’anime, Kei Kurono. Kato cercherà di ricoprire il ruolo di leader che era prima di Kei Kurono. Gli altri tre giocatori sono Reika, il vecchio Yoshikazu Suzuki e il giovane solitario e scontroso Joichiro Nishi.

I giocatori hanno a disposizione delle speciali tute nere che offrono resistenza agli urti e velocità. Hanno anche un controller per visualizzare l’arrivo dei mostri e alcune armi. Il team viene teletrasportato nella città di Osaka, dove hanno due ore per sconfiggere i mostri. Se non ci riescono, la squadra intera morirà.

A Osaka incontrano anche una squadra di livello avanzato che utilizza armi potenziate e il plurivincitore Hachiro Oka, che nelle manche precedenti ha vinto un mecha gigantesco. Kato si imbatte anche nella bella Anzu Yamasaki, con la quale instaura un rapporto “particolare”.

La spiegazione del finale di Gantz:O

Per chi ha visto il finale del film ma non lo ha capito completamente, qui vi offriamo la nostra spiegazione. A chi non vuole spoiler suggeriamo di non leggere questo paragrafo.

Come si poteva immaginare, Kato riesce a battere il mostro più forte e a totalizzare i 100 punti necessari per effettuare la scelta. Durante i combattimenti la sua amata Anzu è morta e quindi è ovvio che sceglie di farla tornare in vita. Tuttavia, quello che succede dopo è molto strano e criptico. Kato abbandona la stanza e torna alla sua vita normale, raggiungendo il fratellino a casa.

Dalle parole di Reika e Suzuki apprendiamo che Kato aveva già partecipato al gioco mortale di Gantz e aveva riportato in vita molti compagni deceduti, per poi arrivare ad un punto in cui aveva scelto di tornare in vita, dimenticando Gantz.

Kato, dopo essere morto per la seconda volta, poteva tornare in Gantz? E’ probabile che Kato sia un caso raro nel gioco. Ha scelto di tornare alla sua vita normale e questa è una scelta definitiva. Ma nello stesso tempo è ripiombato per caso in Gantz, quindi forse ha un “bonus” che gli consente di giocare ma di continuare a partecipare alla sua quotidianità. D’altra parte Gantz è una tecnologia avanzata, che opera in maniera sconosciuta anche agli stessi costruttori.

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