Shonen e Seinen sono due parole che sentite spesso nominare e che identificano due generi narrativi. Tuttavia la differenza tra le due non è così netta.
Spesso capita che un manga sia classificato come shonen quando invece sembra chiaramente seinen. Capita anche che un manga passi da una categoria all’altra semplicemente cambiando rivista di pubblicazione. Ecco quindi 8 differenze che vi possono aiutare a distinguere le due tipologie.
8 Differenze tra anime e manga Shonen e Seinen
1. Il pubblico di destinazione
Shonen è una tipologia di manga o anime rivolto ad un pubblico maschile giovane. La parole “shonen” (o “shounen”) infatti significa “adolescente maschio”, “ragazzo”, dai 12 fino ai 18 anni.
Dall’altro lato, Seinen è rivolto ad un pubblico maschile adulto e la parola significa proprio “giovane uomo”.
Questa è una divisione approssimativa, in quanto anche altre categorie di persone (come le ragazze, le donne, gli anziani), possono essere appassionate di manga e anime shonen e seinen.
2. Racconto semplice o complesso?
Lo shonen è un racconto più semplice, ricco di azione, avventura, missioni, viaggi, combattimenti. Nella trama ci troviamo inoltre arti marziali, fantascienza, sport, mitologia, mecha, horror. Sono shonen ad esempio Dragon Ball, Naruto, One Piece, Gundam.
Anche nel seinen ci possono essere azione e avventura. Ma di solito il seinen è più cruento, sanguinoso, brutale. In aggiunta tratta temi più impegnati e tocca argomenti di politica, psicologia, società, cultura, religione, ecc… Ad esempio Akira, Black Lagoon, Code Geass, Berserk.
3. Scene per adulti
Nei racconti shonen difficilmente assistiamo a scene a luci rosse: quei momenti sono molto leggeri, senza la visione di parti esplicite e con toni ironici, umoristici e divertenti.
Nei racconti seinen invece le parti intime vengono mostrate senza problemi così come le scene dei rapporti. Ne è un esempio il manga e anime Berserk, che ci propone momenti di eros violento e crudo.
4. La parte psicologico / romantica
I manga e anime di tipo shonen difficilmente dedicano molto tempo ai rapporti amorosi. Nei seinen invece le storie d’amore vengono spesso trattate in maniera accurata: possono essere storie impegnate e sentimentali oppure violente e basate su un piano prettamente fisico. A volte capita di imbattersi in manga seinen dove ci sono figure femminili dai tratti infantili che sono molto accondiscendenti verso i protagonisti maschili.
5. Le origini dei manga shonen e seinen
Il genere shonen è il più commercializzato, diffuso e famoso. I racconti manga circolavano già dalla fine del 1800 ma è agli inizi del ‘900 che gli shonen prendono piede, in particolare grazie alla rivista Shonen Sekai.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale lo shonen ha il suo boom, soprattutto con Astro Boy. Dal 1968 inizia a uscire la famosa rivista Weekly Shōnen Jump, che ancora oggi è tra le più lette, per merito dei suoi grandi successi come Ken Il Guerriero e Dragon Ball.
I manga seinen iniziano a uscire in Giappone negli anni ‘50 con la rivista Weekly Manga Times.
Come dicevamo all’inizio la differenza tra Shonen e Seinen può non essere netta e quindi nelle riviste capita di trovare manga di entrambi i generi.
6. I valori che vengono trasmessi
Nei racconti shonen la differenza tra il bene e il male è accentuata. I protagonisti sono dalla parte del bene, li vediamo a volte organizzati in squadre di combattimento o sportive. Il loro desiderio è di crescere, fare esperienza di vita per migliorare se stessi, affrontare sfide per vincere, esercitarsi nell’autodisciplina, nel sacrificio, nel dovere. Emergono temi come l’amicizia, la lealtà, il bene comune, la famiglia, la difesa degli innocenti.
Nei seinen invece il confine tra bene e male è superato. I personaggi principali possono non essere completamente dalla parte del bene e non c’è distinzione tra buoni e cattivi. Spesso nel finale non ci sono vinti o vincitori. Lo scopo del racconto seinen è di affrontare i problemi da vari punti di vista, di far emergere le questioni e i punti irrisolti per suscitare il dibattito e scuotere le coscienze.
7. Le riviste dei manga shonen e seinen
Ecco alcune riviste shonen settimanali: Weekly Shōnen Sunday, Weekly Shōnen Magazine, Weekly Shōnen Jump, Shūkan Shōnen Champion. Le riviste shonen mensili: Gekkan Shōnen Champion, Gekkan Shōnen Magazine, Gekkan Shōnen Gangan, Gekkan Shōnen Ace, Jump Square, Bessatsu Shōnen Magazine.
I manga Seinen li troviamo invece nelle riviste: Weekly Young Jump, Super Jump, Shūkan Young Magazine, Shūkan Young Sunday, Young Animal, Young Gangan, Weekly Morning, Afternoon, Evening, Business Jump.
8. La presenza o meno dei furigana nel testo originale giapponese
Un metodo un po’ più complesso per capire se un manga è shonen o seinen è guardare la scrittura originaria giapponese del manga. In particolare bisogna notare la presenza dei furigana vicino al testo kanji (o kana).
Ma cosa sono i furigana e cos’è il kanji / kana?
La lingua giapponese usa due sillabari per le sue parole: hiragana e katakana, che insieme formano il kana o kanji. I furigana sono dei simboli che aiutano a leggere la scrittura giapponese. In pratica sono dei “sillabari”.
Se vicino al testo in kanji sono presenti i furigana, allora il genere è shonen, cioè è rivolto ad un pubblico più giovane che fa fatica a leggere correttamente il testo e che viene aiutato dalla presenza dei sillabari.
Se vuoi conoscere quali sono i manga e anime shonen più famosi leggi il prossimo articolo.